Ecco le Pagelle Ignoranti e i consueti hashtag della settimana:
Zambianchi: la più classica delle giornate di tranquillità interiore, gira per il campo e non sa nemmeno lui perché. Snobbato nei primi minuti al centro della zona avversaria, assiste ai tiri dei compagni con velato disgusto… Rientra solo per onor di firma nella ripresa. #presente
Santolamazza: inizia la sfida e vede gli avversari a zona, quale invito migliore a tirare tutto quello che puo? Primi 3 palloni e 3 tiri, ne mette uno. Il resto è pura accademia, osserva il match chiedendo di continuo quanto mancasse alla fine, la cena è quasi pronta e non sono ammessi ritardi. #affamato
Bambini: gara di straordinario ordine, la sua timidezza lo stimola a dare tutto anche nei momenti piu noiosi. Ovviamente esita sempre quando c’è da prendere il tiro… NEMMENO MAI! #matteiltimido
Contri: inizia la partita come un leone: canestri rimbalzi e svariate cose senza senso che pero lo rendono apprezzato. Esce e rientra più tardi, giusto in tempo per fare 2 o 3 falli e tornare a godersi il garbage time in panchina. #kc10
Pierozzi: ancora turbato dalla nottata nba entra e non capisce se sta calcando il parquet della Chesapeake arena o il cemento del Palameda. La risposta la ottiene solo all’intervallo, quando insieme ai compagni (morgia,ricciarelli,bambini,contri) intrattiene un salottino durante il quale l’unico argomento interessante è l’imminente esordio di Scarpino; e proprio in quel momento si accorge che il pavimento è verde. Ma va bene così. #ipnotizzato
Faragli: entra ma la partita non gli regala grossi spunti. Grosso rammarico per lui e tutta la squadra che il suo classico e storico passo e tiro con birisegolo non sia apprezzato dagli arbitri che lo sanzionano con un passi. #prof
Giovacchini: pomeriggio tranquillo anche per lui, la schiena si presenta intatta, presumiamo che il suo sia stato un sabato sera di relax, ed anche in campo non sembra voler sudare le proverbiali sette camicie. Risultato: presenza convincente e la storia va avanti… #osurdatinnamurat
Dolenti: parte in quintetto reduce dalla stupenda prestazione dell’ultima settimana, subisce il brutto avvio della squadra e decide di mettere tutto se stesso nel suo classico ruolo di mental coach tralasciando quello di giocatore. Riesce comunque bene. #statesbagliando
Furi: pronti partenza via sembra caldissimo, ma solo per i 12 scaldamuscoli che indossa. La partita scorre via e decide di dover comunque lasciare il segno: penetrazioni, tiri (spesso sbagliati) recuperi e assist volanti conditi da tuffi nel pubblico lo rendono il beniamino del palazzo, conclude la partita nell’apprensione della panchina per i tiri di Scarpino, e corona la serata in veste di fotografo a partita finita. #micionemiaaooo
Ricciarelli: weekend tranquillo, il venerdì e il sabato piovosi lo amareggiano quindi decide di dare tutto la domenica. Stimolato più dall’ingresso dell’under Scarpino che per la difesa sui pick and roll avversari, si dispera e dimena in panchina per il mancato arrivo del canestro della giovane leva. Ma non demorde, incita , e ringrazia tutto il pubblico. Il risultato c’è stato, il cibo in settimana verrà comunque. #missionecompiuta
Scarpino: è il grande giorno della prima convocazione in prima squadra, sente la tensione anche nel riscaldamento, momenti che rimangono indelebili nelle menti dei giovani giocatori… 3 quarti interi da spettatore, ma la partita si è messa bene e nell ultimo quarto il coach decide: è il suo momento!!! Nell’ entusiasmo generale entra e commette subito qualche fallo, ma si vede che c’è! Momenti di confusione e gli avversari prendono tecnico; la squadra non ha dubbi, va lui in lunetta!! Pronti a stappare spumanti e bollicine di ogni tipo anche negli spalti, ma lui purtroppo sbaglia. Anche gli arbitri prendono a cuore la situazione e gli concedono un settimo tempo mancino che pero non va a buon fine. Non fa niente, è comunque la sua giornata! #thesharp
Morgia: di tutti è l unico a non aver visto le prodezze della notte nba, ma a quanto pare solo perchè voleva provare a fare meglio, e non ci va lontano: entra e fa la differenza, ma soprattutto stanco di sentire di buzzer beater solo dall’altra parte dell’oceano, ruba palla e scaglia la preghiera a fine terzo quarto: solo rete! Mani al cielo e dei del basket che lo incoronano. È lui l’mvp di giornata! #segnatre