La Gea Basketball Grosseto perde una delle sue bandiere. Il pivot di mille battaglie, Marco Zambianchi, alla vigilia del 37° compleanno (lo festeggerà il prossimo 18 luglio) ha deciso di ritirarsi dall’attività agonistica, di appendere le scarpe al chiodo, dopo 21 meravigliose stagioni da protagonista in prima squadra, sempre con la maglia della sua città.
Debuttò, appena sedicenne, nel corso del campionato di Promozione 1999-2000. E da quel momento i suoi duecento centimetri sono stati fondamentali per la pallacanestro grossetana. Sotto i tabelloni ha catturato migliaia di rimbalzi e ingaggiato dure sfide con i lunghi avversari, non arrendendosi mai.
«Credo che a 37 anni possa dire basta – sono le prime parole di Zambianchi, dopo la comunicazione dell’addio – Ringrazio tutti i miei compagni di squadra per questi anni stupendi. E’ stata un’avventura bellissima. Non ho rimpianti e spero che anche chi ha giocato finora con me, arrivando alla mia età possa dire lo stesso».
«Auguro le migliori fortune alla mia società – prosegue Zambianchi – e invito i miei compagni a lavorare per far sì che questa avventura sia la più bella possibile».
Marco Zambianchi ha contribuito, con la sua fisicità, con la sua classe e la sua esperienza, alla doppia promozione della Gea dalla Promozione dalla serie C silver e nella stagione interrotta dall’emergenza sanitaria, con i gradi di capitano ereditati da Marco Santolamazza, ha messo sudore e cuore, superando qualche acciaccio, per dare spessore al reparto difensivo, giocando quasi sempre quaranta minuti per sopperire anche all’assenza di Jacopo Roberti e permettendo alla Cooplat Gea di sistemarsi in una posizione di centro classifica.
In carriera MZ4, come lo chiamavano i compagni, ha vinto due campionati di serie D, uno di Promozione e una Coppa Toscana di serie D. Ora si dedicherà alla famiglia, alla sua attività, ma la palla a spicchi rimarrà per sempre nel suo cuore.
Il saluto del presidente David Furi.
«Abbiamo voluto aspettare qualche giorno per metabolizzare e trovare le giuste parole per onorare il tuo addio al basket giocato – scrive il presidente David Furi – ma le uniche parole che ci vengono in mente sono : Grazie Marco Zambia. Grazie perchè in tutti questi anni sei stato una figura di riferimento in campo e fuori. Un esempio per tanti giovani, un compagno di squadra sempre pronto a lottare su ogni pallone e un amico per tante persone. Per 21 anni hai onorato e indossato una e una sola maglia, quella della tua città Grosseto, debuttando a soli 15 anni in prima squadra a Livorno».
«Ti sei fatto valere in ogni singola partita – prosegue David Furi – e il tuo spirito competitivo è stato trascinante e dirompente. Sei stato una delle colonne portanti per la nascita della GEA Basketball Grosseto, un uomo spogliatoio che con il suo carisma ha creduto sempre in un progetto di valorizzazione dei giovani e della pallacanestro grossetana. Grazie Marcone, ci auguriamo che anche se hai appeso le scarpe al chiodo tu possa aiutare a trasmettere la tua vivacità e esperienza a tutti i nostri giovani. Un abbraccio».