La Gea Basketball Grosseto riparte dalla serie B femminile e dalla serie D maschile. Il presidente David Furi, dopo qualche settimana di doverosa riflessione, necessaria per quantificare i danni causati dall’emergenza sanitaria, ha deciso di fare un piccolo passo indietro solo con gli uomini, anche per la mancanza di un reale aiuto economico da parte della federazione, ma per il resto non ha arretrato di un centimetro, nella volontà di proseguire la crescita di una società nata appena cinque anni fa, presentandosi ai nastri di partenza con lo stesso numero di squadre della passata stagione. Fissate le prime date per la nuova stagione: martedì 1° settembre inizierà la preparazione la squadra di serie D, la settimana successiva inizieranno a sudare le ragazze della serie B. In alto mare le date per l’inizio dei campionati.
Il presidente David Furi ha scritto anche una lettera alla “Gea Family” per fare il punto della situazione, con la speranza che il lavoro di questi primi cinque indimenticabili anni, nei quali la società ha ottenuto risultati straordinari sia sul campo, con tre promozioni, che in termini di visibilità, venga ripagato con l’arrivo di nuovi sponsor che diano una mano a proseguire sulla strada tracciata.
«Questo agosto 2020 è davvero surreale – esordisce il presidente Furi – Negli ultimi anni, passato il Ferragosto, iniziava la ripresa della preparazione dei campionati, sulla base dei diritti sportivi acquisiti nel maggio precedente. Quest’anno si sta vivendo una situazione completamente anomala. Abbiamo trascorso i mesi di giugno e luglio ad aspettare comunicazioni della FIP, dopo le varie fasi di questa emergenza Covid. Le società hanno aspettato decisioni che servissero a riparare almeno in parte lo scempio sportivo e commerciale che si è venuto a creare. Ed invece poche parole sono state pronunciate, ancor meno i fatti, per sostenere le associazioni sportive. Improvvisamente, con una email stringata, quasi caduta dal “paese dei campanelli”, le società sono state invitate ad esprimere un “desiderio”: quale campionato vorresti disputare, più alto o più basso? Nessun cenno di risposta alle varie e-mail inviate nei mesi precedenti, nelle quali, da soli o con altri club toscani, avevamo portato a conoscenza la situazione di precarietà, per l’assenza di sponsor, che si stava vivendo per la disputa dei campionati senior. Le tasse federali sono rimaste invariate (previsti solo mini sgravi nell’ordine di un centinaio di euro), scadenze non più prorogate e massima incertezza nella composizione dei campionati. Ci è stata solo comunicata la data del 18 agosto, come termine per l’iscrizione ai campionati serie B femminile e C silver maschile. Questa è la realtà. La FIP non ha seguito l’esempio di altre federazioni, niente sgravi, né sostegni. Prendere o lasciare».
«I pensieri – prosegue il presidente della Gea – in questi mesi, sono stati tanti e vari, a cominciare da quelli più neri: chiudere con una federazione così sorda, ma attivissima nella riscossione di denari. Poi pensi a tutto ciò che il basket è e la funzione che svolge, non solo dal punto di vista agonistico ma anche sociale e allora decidi di andare avanti. La Gea è nata con questo intento e nonostante i successi sportivi: ricordiamoci che il 15 luglio 2015 ci presentavamo al via con una squadra di promozione maschile, giocando nella palestra di via Meda perché non avevamo, dicevo allora, la titolarità per gareggiare al palazzetto. Ci presentavamo con una squadra di serie C femminile poco esperta e molto giovane E con squadre giovanili inesperte e senza nessun iscritto al minibasket. In cinque anni , dunque, di strada ne abbiamo fatta veramente tanta. Dalla promozione alla C silver con i maschi, dalla C alla B (storica) con le ragazze. Nella nostra bacheca ci sono anche una coppa Toscana vinta con la squadra Under 18 (2001-2003) e una vittoria nel campionato di prima divisione. Ma soprattutto abbiamo un minibasket con tante adesioni che lasciano ben sperare in un futuro roseo. E allora bisogna stringere i denti e sopportare questo tsunami con un’annata attenta per una ripartenza che ci permetta di continuare a crescere. Se per la femminile, con tanti sacrifici, è possibile mantenere la serie B, per la maschile è doveroso fare un passo indietro, disputare una serie D (visti i costi federali per rimanere in C silver) nell’ottica di un ringiovanimento del roster. Marco Zambianchi ha terminato la sua carriera da giocatore ma resterà nei quadri I tecnici come aiuto. (A proposito, auguri Zamba). Matteo Perin ha deciso di riprendere la valigia per approdare alla Mens Sana Siena. Così largo ai giovani per un nuovo ciclo. Confermatissima la Prima divisione che tante soddisfazioni ci ha regalato lo scorso anno. Questo è il momento di stringerci ancora di più e tirare fuori tutte quelle risorse umane-caratteriali che noi della GEA family possediamo. Mi aspetto da parte di tutti un forte senso di appartenenza e una volontà di darsi da fare per quest’anno della ripartenza che ci aspetta. Grazie a tutti e sempre forza Gea».