Al termine di un annus horribilis per il mondo intero, il presidente della Gea Basketball Grosseto David Furi ha inviato una lettera di auguri alla sua grande famiglia, che ha cercato di andare avanti, nonostante le difficoltà della pandemia, inventando iniziative ed eventi che sono servite a tenere uniti genitori, tecnici e giocatori, in attesa di un miglioramento della situazione.
«Abbiamo terminato questo 2020 così diverso (in negativo), un anno che nessuno avrebbe mai immaginato. In questi mesi c’è mancato tanto l’essere sportivi, uno stile di vita a cui teniamo tanto. Il pallone a spicchi arancione è in netto contrasto con la mascherina. La libertà di muoversi, abbracciarsi, sudare assieme, è stata cancellata da una serie di regolamenti, restrizioni, dai Dpcm.
E allora abbiamo dovuto ricorrere agli allenamenti online e poi all’aperto, ma distanziati e individuali, anche in condizioni “non ottimali” per il nostro sport. Però tutto questo è importante perché significa che noi ci siamo. La “Gea family” si è trasformata, ma è riuscita comunque a collaborare con Jack Galanda per creare il primo straordinario camp estivo al Camping Village il Sole di Marina di Grosseto.
In questo periodo non ci sono palestre, tutti si sacrificano con allenamenti ridotti ma ugualmente importanti. I tecnici si inventano soluzioni, nuovi modi di allenare e allora è il momento di dire grazie a Marco, Luca, Pablo, Mauro, Santo, Andrea, Goio, e all’highlander Stefano, il nostro preparatore atletico. Tutto quello che abbiamo costruito durante gli ultimi mesi è stato reso possibile grazie al contributo imprescindibile dello staff dirigenziale: Debora, Annarella, Antonella, sempre presenti con termometro, autocertificazioni e raccomandazioni. Inoltre un altro grazie va al lavoro nascosto, ma determinante, di Anna e Alessandro. Ho lasciato per ultimo il ringraziamento a tutti i giocatori e alle loro famiglie che hanno comunque voluto esserci anche in questo periodo surreale. Tutto ciò è importantissimo perché abbiamo dimostrato ancora una volta che “ci siamo”, vogliamo impegnarci, lottare ora come prima. È un’altra partita difficile, ma questa, oltre che giocarla, vogliamo vincerla. In questi anni ci siamo abituati a vincere e a maggior ragione ora dobbiamo crederci e già da domani dobbiamo lavorare perché tutto torni ad essere come era, anzi meglio perché questa esperienza deve insegnare tanto a tutti e far riflettere.
Concludendo, auguro a tutti un 2021 ricco di basket, perché vorrà dire che ce l’abbiamo fatta e saremo carichi per far crescere ancora di più la Gea Basketball in tutti i campi: sportivo, sociale e umano».
Buon 2021 Gea Family
Il presidente David Furi