Gea Basketball Grosseto-Basket Asciano 63-73
GEA GROSSETO: Biagetti 8, Scurti 14, Naldi, Ignarra 2, Furi 5, Romboli 3, Mazzei 2, Liberati 24, Ense 2, Mari 3, Mezzani, Baccheschi. All. Marco Santolamazza.
BASKET ASCIANO: R. Losigo 7, L. Losigo 1, Monnecchi 8, Gazzei 5, Beccatti 7, Falcati 9, L. Falchi 6, Chierchini 9, R. Falchi 21, Casini, Mini, Ciacci. All. Totaro.
ARBITRI: Marini di Pisa e Cornacchini di Follonica.
PARZIALI: 18-16, 29-41; 45-52
Prima sconfitta casalinga stagionale per la Gea Basketball Grosseto, che si arrende al Basket Asciano al termine di un incontro risolto nell’ultimo quarto, con i ragazzi di Santolamazza che sono arrivati a un passo dal riprendere gli avversari, prima di subire un controbreak, che ha chiuso definitivamente una partita non facile per i grossetani, battuti per 63-73. Furi e compagni hanno giocato una partita bruttina, a strappi e dopo una partenza positiva, già al secondo quarto hanno subito un break dall’inspirata formazione senese che con un 11-25 è andata al riposo sopra di 12. Nella ripresa Furi e compagni hanno recuperato qualcosa, riportandosi a -7, sul 45-52, ma nell’ultima frazione Asciano ha preso nuovamente il largo, arrivando al +15, sul 47-62. Le triple di Liberati e Romboli, qualche canestro da sotto, ha riportato in corsa sul 63-64 il Grosseto, che però ha dovuto fare i conti con un’altra accelerazione che ha permesso di chiudere in scioltezza.
«Abbiamo approcciato male la partita – commenta il coach Santolamazza – sia dal punto di vista difensivo e da un punto di vista offensivo. Asciano è stato sempre avanti. Ci hanno messo in difficoltà e non siamo stati bravi a reagire, nel senso che siamo arrivati a un solo punto e non abbia avuto la forza di andare oltre.
I senesi – aggiunge il coach – hanno meritato la vittoria, soprattutto perché sono stati più squadra di noi. E’ una sconfitta che brucia, anche se è solo la prima casa. Bisogna andare avanti, non si può sempre vincere, ma quello che mi dispiace è stato soprattutto l’approccio alla partita. Bisogna migliorare da un punto di vista di quadratura di squadra. In altre occasioni siamo riusciti a venire fuori anche da situazioni più difficili, siamo in grado di fare questo e altro nel bene e nel male. Non può andare sempre bene. Complimenti all’Asciano che ha imposto il suo carattere e non si è disunito dopo il nostro avvicinamento».