Il Comitato Regionale Toscana della Fip tende la mano alle società regionali. In considerazione della situazione di emergenza dettata dalla pandemia, e dei conseguenti effetti negativi che si stanno determinando, il consiglio direttivo del Comitato ha promulgato, nella riunione di martedì 23 giugno, le Disposizioni Organizzative Regionali per la stagione 2020-2021, che sono in attesa di autorizzazione da parte degli organi nazionali della FIP.
In tali disposizioni sono stati previsti importanti interventi a favore delle società di pallacanestro toscane, efficaci per la sola stagione agonistica 2020/2021. Si tratta, nello specifico, della riduzione delle tasse gara di tutti i campionati, per un importo complessivo di 190mila euro e di una serie di contributi per trasferte disagiate ed ulteriori interventi per un ammontare di 40mila euro. Il totale degli interventi previsti ammonta quindi a 230mila euro, frutto di uno stanziamento disposto dal Comitato Regionale Toscana.
Tali fondi vanno ad aggiungersi agli oltre 7 milioni di aiuti, già previsti dalla Fip a livello nazionale, per il sostegno economico alle società di ogni tipologia, professionistiche, nazionali e regionali.
«Si tratta di uno sforzo importante, ma doveroso, che abbiamo deciso per supportare le società in un momento storico così particolare e difficile – spiega il presidente della Fip Toscana, Simone Cardullo – Dobbiamo salvaguardare il patrimonio sportivo della nostra regione e, per farlo, è necessario ricorrere a strumenti straordinari, come questi. Adesso però anche le istituzioni devono fare la loro parte. L’attività sta ripartendo, speriamo di poter organizzare il 3vs3 a luglio e agosto all’aperto e siamo pronti per far ripartire i campionati, da ottobre, nel pieno rispetto delle norme di sicurezza. C’è bisogno però di indicazioni chiare e univoche, per concertare la riapertura delle palestre scolastiche, utilizzate da molte associazioni sportive dilettantistiche per svolgere la loro attività. Queste realtà svolgono un’importante funzione sociale per tutto il territorio e se non si farà chiarezza su come potrà ripartire la loro attività, da settembre, si rischia di compromettere seriamente la sopravvivenza di molte società».